
La notte di San Lorenzo è tra le notti più spettacolari, infatti vi è associata il fenomeno della caduta delle stelle cadenti. Assistere a questo spettacolo seduti in spiaggia o in montagna con la propria compagna è veramente impagabile, uno scenario veramente da sogno. C’è anche chi afferma che se vedi cadere una stella ed esprimi un desiderio, quest’ultimo si avvera. Ma come nasce questo fenomeno e perché si abbina a San Lorenzo?
PREMESSA
La notte di S. Lorenzo (10 agosto) è tradizionalmente associata al fenomeno delle stelle cadenti. Quest’ultime sono considerate evocative dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato. In effetti, in quei giorni, la Terra attraversa lo sciame meteorico delle Perseidi e l’atmosfera è attraversata da un numero di piccole meteore molto più alto del normale. Il fenomeno risulta particolarmente visibile alle nostre latitudini in quanto il cielo estivo è spesso sereno.
LA BIOGRAFIA
la notte di San Lorenzo
Le notizie sulla vita di Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca, in Aragona, alle falde dei Pirenei. Ancora giovane, fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II.
Questi insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro Papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati.
Tra maestro e allievo iniziò un’amicizia e una stima reciproche. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma.
Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono. Quindi divenne responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano 1500 persone fra poveri e vedove.
IL MARTIRIO
Al principio dell’agosto 258 l’imperatore Valeriano emanò un editto, secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte. L’editto fu eseguito immediatamente a Roma, al tempo in cui Daciano era prefetto dell’Urbe.
Sorpreso mentre celebrava l’eucaristia nelle catacombe di Pretestato, papa Sisto II fu ucciso il 6 agosto insieme a quattro dei suoi diaconi, tra i quali Innocenzo; quattro giorni dopo il 10 agosto fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. Non vi è certezza se egli fu bruciato con graticola messa sul fuoco ardente.
IL FENOMENO DELLE STELLE CADENTI
A caratterizzare la notte di San Lorenzo è lo sciame delle Perseidi, insieme di polveri e ghiaccio che proviene dalla cometa Swift-Tuttle, la quale ogni 133 anni passa nelle vicinanze del nostro pianeta. Il nome Perseidi viene da Perseo, la costellazione in cui è posizionato il radiante, ovvero il punto da cui in apparenza sembrano arrivare tutte le meteore.
La Terra incrocia questo sciame una volta all’anno, in corrispondenza del periodo estivo.
Il fenomeno dura ben più di una singola notte: inizia a fine luglio e ha il suo picco di attività tra il 12 e il 13 agosto, quando si possono ammirare fino a cento stelle cadenti all’ora.
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