

Molti si chiederanno qual è sia stato il paziente zero da cui è partita l’epidemia. In questo articolo, scritto da Sebastiano Nino Fezza, si proverà a capire come si sia dato inizio alla propagazione di un virus così letale. Dov’è nato il focolaio? Chi è stato/a la prima vittima? Come è nata l’epidemia Ebola?
Alla ricerca del paziente zero
Il team di ricercatori sarebbe riuscito a ripercorrere l’epidemia Ebola sino alle origini, rintracciate in un bambino di 2 anni proveniente dal villaggio di Guéckédou nella Guinea sudorientale, secondo quanto riportato dal New York Times. Una settimana dopo la sua morte il 6 dicembre 2013, sua madre si è ammalata ed è a sua volta deceduta. Stesso destino per la sorella di tre anni e per la nonna del cosiddetto “paziente zero”. Secondo il Times tutte e quattro le vittime avevano febbre, vomito e diarrea, ma nessuno sapeva che avevano contratto il virus ebola.
L’epidemia non è comunque rimasta confinata a Guéckédou a lungo: due persone che hanno partecipato al funerale della nonna hanno portato l’ebola a casa, nei propri villaggi, dove furono infettati un operatore sanitario ed un dottore. Questi infettarono i propri conoscenti anche in altre città. Quando gli operatori sanitari finalmente riconobbero che si trattava di Ebola, nel mese di marzo, dozzine di persone erano già morte in otto comunità della Guinea, mentre stavano emergendo casi sospetti nei paesi vicini di Liberia e Sierra Leone.
Diffusione
Da allora l’epidemia è degenerata in ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito venerdì un evento straordinario ed una emergenza per la salute pubblica internazionale. Almeno 961 persone nella regione sono morte e circa duemila attualmente infette. Sabato in Liberia alcuni manifestanti hanno bloccato la maggiore autostrada del paese per protestare contro i ritardi del governo nel recupero dei corpi delle vittime di Ebola.
«Attualmente i nostri sforzi non sono sufficienti per fermare il virus» spiega il dottor Fazlul Haque, vice rappresentante dell’Unicef in Liberia.

Com’è nata l’epidemia Ebola
L’epidemia si è diffusa così rapidamente per due ragioni chiave
In primo luogo le infezioni iniziali sono avvenute in una regione di confine dove i collegamenti stanno migliorando e le persone viaggiano frequentemente. In secondo luogo gli operatori sanitari in Africa occidentale non avevano alcuna esperienza per affrontare casi di Ebola: essi non avevano l’equipaggiamento sterile e l’addestramento necessario per evitare di infettare se stessi o altri pazienti. La mancanza di acqua corrente e di guanti sterili ha permesso all’ebola di diffondersi ancor di più.
Il team di ricercatori che hanno pubblicato il proprio report sul The New England Journal of Medicine non sono riusciti a spiegare in che modo il bambino di 2 anni sia stato infettato dall’ebola. Essi sospettano che la causa possa essere un frutto contaminato oppure un’iniezione con un ago infetto.
Maria Gallucci per IBTimes USA
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