
Navigando su internet mi sono imbattuto in quest’articolo su Harry Potter, scritto da Vincenzo Abbate, leader di adolescenze estreme. La valutazione di questo libro, dal punto di vista di Abbate, mi ha colpito, perché tante volte non valutiamo le cose da altri punti di vista. E mi chiedo: e se fosse vero quanto dice?
Premessa
24 settembre.
Un video che ha suscitato molta approvazione, tanti incoraggiamenti, ma anche diverse polemiche e insulti. Tutto è nato da alcune affermazioni sul maghetto simpatico a due generazioni, Harry Potter, e alla sua scrittrice inglese J. K. Rowling. Perché parlarne? È ben noto che esiste il “fenomeno” Harry Potter. Proprio nella data dello scorso 24 settembre, a mezzanotte, è uscito nelle librerie italiane “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, la sceneggiatura dell’omonimo spettacolo teatrale andato in scena a Londra (il titolo originale è Harry Potter and the Cursed Child), scritto dallo sceneggiatore Jack Thorne su una storia di J.K. Rowling. Il libro è il seguito della serie di romanzi con protagonista il mago Harry Potter – il primo è Harry Potter e la pietra filosofale, il settimo e ultimo Harry Potter e i doni della morte – diventato adulto, e uno dei suoi figli. L’inizio della storia è ambientato 19 anni dopo la battaglia di Hogwarts e la definitiva sconfitta di Voldemort, quando Albus Severus Potter, secondogenito di Harry e Ginny Weasley sta per andare a Hogwarts per la prima volta. Albus Severus è però il vero protagonista dello spettacolo e la storia gira molto intorno al rapporto conflittuale tra lui e suo padre.
Considerazioni
Premetto da subito che l’intento dell’articolo, cosi come lo era per il video, non è quello di costringere nessuno a non leggere il libro, anzi ognuno ha diritto di scegliere cosa guardare o cosa leggere e cosa sia più giusto per i propri figli. Sicuramente non si vuole condannare neanche chi legge e ama Harry Potter nè affermare sono automaticamente seguaci del mondo esoterico. Ho sempre parlato di “influenze”, soprattutto per bambini ed adolescenti. Come educatore, lavorando a stretto contatto con i ragazzi sento, almeno, il dovere morale e nel mio caso anche cristiano, di avvisare e quantomeno informare di alcuni pericoli che secondo me si celano dietro la faccia buffa ed intrigante del maghetto con gli occhiali.
Difficile ignorare questo nome onnipresente, che rappresenta un impressionante successo librario planetario, ma anche di film, videogames, parchi a tema e merchandising. Il tutto ci deve necessariamente far pensare a una intera generazione di “potteriani”.
Ma chi è Harry Potter?

La Rowling ha dichiarato: “Ero affascinata dal pensiero che un ragazzo potesse separarsi dai confini del mondo adulto ed entrare in un universo dove avesse potere… Ho concepito la storia di Harry Potter in una serie di sette volumi che rappresentano gli anni, dall’età di 11 fino a 17 anni, per completare l’apprendistato di mago. “
La saga
Un mondo senza Dio
Fantasia o realtà
Harry Potter presenta UN MONDO SENZA DIO. Nel collegio di Hogwarts, tutta la vita è impregnata di magia. I professori sono tutti maghi o streghe; per esempio la professoressa McGranitt abile a metamorfosarsi in gatto. I libri di testo sono tutti magici: Manuale degli incantesimi, Storia della magia, Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, Le forze oscure: guida all’autoprotezione, ecc. Ovviamente, le uniche lezioni seguite dagli scolari sono per imparare a fare bevande magiche, a gettare dei sortilegi, a trasformare delle cose, a difendersi contro la magia nera e altre pratiche di magia e di stregoneria. Harry Potter non va in collegio per imparare innocenti giochi di magia bianca, intesa come l’abilità dei prestigiatori, ma per imparare i vari sortilegi, metamorfosi, altrettante pratiche che lo renderanno superiore ai “Babbani” (i non stregoni, disprezzati perché sprovvisti di poteri magici).
Apparentemente ci potrebbe sembrare di essere sulla scia inoffensiva delle antiche fiabe (rendersi invisibile, far apparire dell’oro, ringiovanire o invecchiare, ecc.) e questo contribuisce al fascino di questa saga. Ma non è così. In effetti, leggendo una fiaba tradizionale ci accorgiamo subito di essere in un mondo puramente immaginario, un mondo “fantastico” in cui ci sono fate, streghe, gnomi, ecc., un mondo di sogno che non incide sulla vita reale del lettore. Invece con Harry Potter assistiamo ad una specie di incarnazione del magico nel mondo normale. Harry Potter e i suoi amici sono bambini del nostro secolo, tipicamente “british” che, fuori dell’anno scolastico, raggiungono le loro famiglie che abitano le città “normali” in mezzo ai “Babbani”. Il messaggio implicito è chiaro: i poteri magici, l’essere mago o strega è un privilegio, un dono speciale, qualcosa di positivo.
Magia e stregoneria

In Harry Potter la MAGIA è DAPPERTUTTO. Prendiamo qualche esempio. Per la divinazione, nel terzo volume, vediamo la professoressa Cooman spiegare a Harry, Ron e Hermione il programma annuale di divinazione: lettura delle foglie di tè, lettura della mano (chiromanzia)e infine, della sfera di cristallo (cristallomanzia). Per quanto riguarda la magia, i bambini non soltanto la studiano, ma anche la praticano spesso. Per esempio Hermione usa un incantesimo di levitazione per fare volare una piuma e il sortilegio “Petrificus totalus” per paralizzare un coetaneo. D’altra parte, nel secondo volume, si dice che “all’insaputa dei professori, fra gli studenti prendeva piede un fiorente commercio di talismani, amuleti e altre protezioni “. Anche i malefici più “neri” vengono insegnati a Hogwarts (e usati soprattutto nel quarto volume): l’”Imperius”, il “Cruciatus” e il terribile “Ava Kedavra… l’Anatema che uccide”, contro il quale “non c’è contromaledizione”. È vero che gli studenti hanno l’ordine di non usare questi malefici ordinati a nuocere, ma… chi sa se obbediranno? Imparano le “contromaledizioni “, cioè lottare il male con il male, usare quindi le stesse armi del nemico! Così del resto come le bacchette magiche di Harry e di Voldemort sono gemelle, come a voler insegnare una lotta tra magia bianca e magia nera prendendo entrambi forza dalla stessa fonte, indicando chiaramente che bene e male alla fine non esistono e che c’è una differenza di magia. In Harry Potter i “buoni” combattono i “cattivi” con le stesse armi ed il male non è mai davvero vinto se non con l’utilizzo del male stesso.
Dichiarazioni
“Il bene e il male non esistono. Dipende dalle persone.” (Allievi di scuola media in Svizzera, fra 12 e 14 anni);
“Voglio usare questa maledizione e far soffrire il mio professore di scienze perché mi ha dato una brutta nota.” (Craig, un americano di 10 anni che si è convertito al “Nuovo Ordine dei Satanisti del Cerchio Nero)
“Avevo sempre creduto a quello che mi insegnavano a catechismo. Ma i libri di Harry Potter mi hanno fatto vedere che la magia è reale, che la posso imparare e mettere in pratica anche adesso, mentre la Bibbia non è altro che un mucchio di frottole noiose. “(Ashley, Stati Uniti).
Esoterismo e satanismo

Occulto e doni
Il tema dell’occulto regna sovrano. Nelle ultime pagine del settimo libro, il maghetto dagli occhi verdi e dalla cicatrice incisa sulla sua fronte diventa uomo. Harry riesce grazie al “preziosissimo e vitale” aiuto dei suoi amici, attraverso rocambolesche e mortali peripezie, a raccogliere i famosi tre Doni della Morte: la Bacchetta di Sambuco, il Mantello dell’Invisibilità e la Pietra della Resurrezione. Il simbolo con cui vengono rappresentati i Doni della Morte costituisce una sorta di occhio triangolare dalla pupilla verticale. Infatti, all’interno del triangolo vi sono un cerchio e una linea retta che spacca in due triangolo e cerchio. Il triangolo simboleggia il Mantello dell’Invisibilità, il cerchio raffigura la Pietra della Resurrezione e la linea rappresenta la Bacchetta di Sambuco. Questo simbolo, se lo si guarda attentamente, ricorda molto la piramide con l’occhio al centro che è uno degli emblemi dell’Ordine degli Illuminati. Inoltre, secondo alcuni, tutto il tema del film ha a che fare con l’Ordine degli Illuminati. Tre oggetti (mantello, una pietra e bacchetta) danno al suo possessore il dono di elargire la vita e la morte e la possibilità di preservarsi da quest’ultima. Questa è una tematica fortemente massonica. La massoneria è fortemente legata alla morte, come dimostra il rituale di iniziazione in cui si mette in scena una morte ed una resurrezione dell’iniziato.
Cosa c’è di male
Peter Smith, segretario generale della British Association of Teachers and Lecturers all’uscita del primo film di Harry Potter ha dichiarato: “La prima visione del film di Harry Potter indurrà un’intera generazione di giovani alla ricerca della magia e della stregoneria… Un numero sempre più grande di ragazzi e bambini passa ore a navigare su internet alla ricerca di siti satanici e noi siamo preoccupati perché nessuno controlla questo crescente incanto.”
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