Come costruire un presepe con fogli di polistirene

Girovagando per il Web in cerca di non so cosa, sono stato attirato da un articolo, scritto da Carmelo Porto, e leggendolo l’ho trovato interessante e di notevole rilevanza artistica, soprattutto per tutti gli appassionati del settore. 
Come si costruisce un presepe? Quali sono i materiali necessari? E le tecniche da utilizzare? Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è leggere questa guida e largo alla fantasia ed alla creatività!


Da qualche anno pubblico sul mio blog, post che riguardano i vari modi per costruire un presepe. Questa volta voglio spiegarvi come costruire un presepe con il materiale che piu’ utilizzano i svariati artisti italiani e spagnoli: il polistirene

Venduto a fogli dalla lunghezza di un metro circa, si possono trovare di varie misure, da 1 cm a 5 cm. 
Di solito acquisto quelli da 2 cm, ma quest’anno ho utilizzato anche da 3 cm come base per il presepe. Ovviamente consiglio sempre di fare uno schizzo di quello che si vuole creare, anche se e’ vero che se il lavoro si prolunga nel tempo, spesso mi e’ capitato di ritrovarmi con tutt’altra scenografia rispetto a quello che ho disegnato.


Quest’anno ho utilizzato:

1 – 5 fogli di polistirene, 4 da 2 cm e 1 da 3 cm
2 – Complessivamente 3 barattoli di pasta di stucco
3- Colla a caldo ( tanta )
4- Colori acrilici
5- 1 alimentatore per cellulari
6- 10 minilampade da 12 volt

I fondi di caffè utilizzati per la miscela con lo stucco
Ho letto sul web articoli che descrivono i 20 modi come utilizzare i fondi di caffè; bene adesso abbiamo scoperto il 21esimo!!!
 
Questa e’ la prima casa che ho creato; la tecnica utilizzata e’ quella dell’incisione con una matita appuntita: mattoni, porte e archi. Nella tecnica catalana, dopo l’incisione viene passato direttamente il colore; io preferisco passare la pasta di stucco pronta miscelata con fondi di caffè molto diluita. Questo permette, quando si asciugherà, di ottenere il massimo del realismo riguardo la facciata in rilievo. La tecnica dei residui di caffè e’ spiegata in questo post. Nella nella seconda foto si può’ vedere il risultato ottenuto.
I barattoli di pasta di stucco pronta, costano intorno ai 2,50 euro c/u
 

Ovviamente la scelta dei colori e la disposizione di finestre e balconi e’ personalizzata e/o vincolata ai luoghi dove si sta ambientando la scenografia; nei miei presepi e’ presente in modo forte il grigio e tutte le sue variazione, per provar ad avvicinarmi all’effetto pietra lavica.

La seconda abitazione, sita sul lato destro del progetto, e’ stata costruita con la stessa tecnica, ma in aggiunta ho modificato la visione del frontale. In questo caso invece di incidere i mattoni, ho provveduto a staccarli pezzo per pezzo, modellarli con il tagliarino ed incollarli uno alla volta. 

Dopo aver passato la miscela di stucco e residuo di caffe’, l’effetto e’ impressionante.
Tutte le porte e finestre del presepe sono state create con lo stesso materiale; tagliate una alla volta, in base alla loro collocazione, lavorate ed invecchiate. In un post del blog spiegai come, ma qui molto velocemente vi dico che basta una spazzola d’acciaio e un tagliarino; per invecchiare la porta e dare l’effetto del legno, basta strofinare la spazzola sul pezzo di foglio tagliato in precedenza, come da foto; successivamente passare una prima mano di fondo scuro molto liquido, che permette di penetrare ovunque senza lasciare spazi non colorati; e piano piano passare a colori piu’ chiari.
 
 

 

E’ importante dopo aver dato la prima mano di fondo scuro a tutta la scenografia, di iniziare a dividere il presepe in porzioni e decidere i vari colori sempre piu’ chiari; l’ultimo effetto e’ quello che in gergo chiamiamo il dry – brush, cioe’ bagnare il pennello con il colore bianco, asciugare quasi la punta e spennellare tutte le parti in rilievo; questo permette di visualizzare meglio ogni singolo particolare del presepe.

 

La fase successiva e’ quella della copertura dei tetti. E’ la parte che richiede piu’ tempo, dove bisogna decidere quali materiali utilizzare o se provvedere ad acquistarli. Personalmente avevo iniziato a farle con lo stesso materiale, ma i tempi si erano ridotti ed ho provveduto ad acquistarle. Si possono, comunque, creare con polistirolo, das terracotta o con la tecnica del gesso.


Altro dilemma: colorarle o lasciarle con il colore originale della terracotta? Personalmente vado alla ricerca sempre dell’imperfezione, ecco perche’ le ho colorate partendo sempre da colori piu’ scuri; invecchiate, rotte, sono sempre le piu’ belle.

Per quanto riguarda l’illuminazione del presepe ho provveduto con mini lampade da 12 volt, gia’ comprese di fili; questo mi permettera’ di poterle collegare meglio fra di loro senza dover utilizzare saldatore e stagno. Il collegamento deve avvenire tra tutti i positivi e tutti i negativi, sia se sono 2, sia se sono 20 minilampade, e non collegarle in parallelo, non funzionerebbe. Ho utilizzato un alimentatore per cellulari, da 12v e 1000mpha.

Ho utilizzato figure popolari e non arabe. Il presepe nelle foto e’ di genere popolare- contadino, ambientato in una borgata siciliana.

Ogni figura e’ stata inserita nella scenografia scegliendo la posizione e asportando il polistirene in eccesso dove inserire la base di ogni figura. questo permette di renderlo realistico. I fori rimasti vengono ricoperti con stucco.

 

Nel punto di fuga del presepe, ho creato il Monte Etna. In lontananza si vedono boschi e colline, il tutto creato utilizzando polistirolo e sughero.

 Dare l’effetto della profondità e’ il massimo che si puo’ raggiungere in un diorama. Alle spalle di tutto, ci sara’ un cartellone color azzurro chiaro a rappresentare il cielo e il suo orrizzonte. Le foto successive mostrano meglio quanto spiegato in precedenza. 

Infine, l’illuminazione generale del presepe sara’ gestita da una lampadina di 40 watt a luce calda inserita nella parte alta del presepe.

Il presepe completo di tutta la sua scenografia sara’ esposto presso il convento san rocco di Acireale, dal 5 dicembre al 6 gennaio .

 
Per qualsiasi informazione collegarsi al sito gruppoliberiartisti

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